Scetticismo tra gli albergatori thailandesi sul nuovo visto

Scetticismo tra gli albergatori thailandesi sul nuovo visto

Scetticismo tra gli albergatori thailandesi sul nuovo visto
Scetticismo tra gli albergatori thailandesi sul nuovo visto

Dopo la notizia che il governo ha approvato uno speciale visto a lunga durata, gli albergatori del Regno rimangono scettici sulla riapertura delle strutture a causa della poca chiarezza nel recente comunicato

Secondo quanto riferito dal governo, la nuova proposta dovrebbe entrare in vigore già dal prossimo mese.

Il presidente della sezione meridionale della Thai Association ha affermato che solo quando il governo fornirà ulteriori informazioni sul nuovo piano, più albergatori prenderanno in seria considerazione la riaperture delle proprie strutture.

Tutti sembrano aspettare il comunicato che confermi le date di arrivo, paesi di origine e voli.

I dettagli tanto attesi consentirebbero alle strutture alberghiere di prepararsi in anticipo al fine di offrire servizi come locali di quarantena statali alternativi, che in questo momento incerto, non intendono affrontare per ragioni economiche.

In questi ultimi giorni, circa sessanta hotel di Phuket sono ancora in attesa dell’approvazione per operare come strutture alternative di quarantena, autorizzazione che sembra tardare ad arrivare..

Stando agli ultimi dati, circa il novanta per cento degli hotel di Phuket stanno rivedendo i propri piani di riapertura su base mensile in modo da garantire che qualsiasi reddito futuro non sia inferiore ai costi operativi.

Il Tourism Council a Chon Buri, ha affermato che solo la metà dei duecento hotel registrati sono nuovamente aperti e solamente venti strutture hanno richiesto la certificazione ASQ.

Altro problema che lascia riflettere gli albergatori è la questione voli internazionali, attualmente in arrivo e partenza dall’aeroporto Suvarnabhumi di Bangkok.

Secondo gli albergatori, gli stranieri che arrivano nel Regno, atterrando solo a Bangkok, rischiano di avere opzioni limitate per quanto riguarda la scelta di una struttura di quarantena alternativa.

Altro punto da chiarire sarà quello che riguarda tutte le aree al di fuori di Bangkok che in questo caso avranno bisogno di quote speciali per il trasporto dei turisti che arrivano a Suvarnabhumi per poi essere trasferiti alle loro destinazioni finali senza essere esposti a grandi gruppi di persone.

Per evitare uno scenario già visto nel nord del paese dove solo il trenta per cento degli hotel hanno riaperto, alcuni dei quali hanno registrato fino a oggi un tasso di occupazione del dieci per cento, gli albergatori, prima di prendere qualsiasi decisione, intendono aspettare ulteriori dettagli del nuovo schema che secondo il governo dovrebbe cominciare tra ottobre e novembre 2020.

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Fonte – The Thaiger


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