Il coronavirus frena le speranze del sud-est asiatico

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Il coronavirus frena le speranze del sud-est asiatico

Il Coronavirus ha infranto ogni speranza di due paesi del sud-est asiatico che intendevano riaprire i propri confini ai turisti internazionali, Thailandia e Indonesia rinviano i loro piani a causa di nuovi contagi

L’industria del turismo dei due paesi del sud-est asiatico subisce un altro duro colpo a causa del Covid-19.

Bali, dopo la riapertura al turismo domestico, ha visto aumentare in modo considerevole nuovi contagi.

Tutti i piani dell’isola di Bali di riaprire l’undici settembre sono stati rinviati a tempo indeterminato, mentre la riapertura di Phuket in Thailandia sembra essere in dubbio.

Inizialmente Bali è riuscita a gestire la pandemia meglio di altre parti dell’Indonesia, ma in questi ultimi giorni i casi di coronavirus sono aumentati e molto probabilmente, secondo alcuni esperti sanitari, la causa è stata la riapertura al turismo interno.

Secondo alcune fonti, l’esperienza di Bali, con il turismo locale, è un chiaro avvertimento sui possibili pericoli nel riaprire le frontiere troppo presto.

Mancanza di test e tracciabilità dei contatti, sembrano essere due problemi fondamentali che il governo deve risolvere prima di permettere ai turisti internazionali di tornare sull’isola.

Anche la Thailandia si trova ad affrontare nuovi timori, la scorsa settimana, dopo cento giorni di nessun contagio nella comunità, le autorità hanno comunicato il primo caso di coronavirus locale.

Ancora non ci sono comunicazioni ufficiali che riguardano un probabile ritardo nella riapertura di Phuket ma comunque sia, governo e residenti locali sembrano essere molto preoccupati e questo fa presagire a un possibile rinvio del progetto.

Per quanto riguarda gli altri paesi del sud-est asiatico, non sono mai state fatte comunicazioni di possibili riapertura dei confini all’infuori di Cambogia e Vietnam.

I governi del sud-est asiatico, oltre a rilanciare il turismo domestico, durante questo lungo periodo di chiusura hanno ugualmente cercato di avviare le famose “bolle di viaggio” con paesi ritenuti sicuri, ma anche questi progetti, escluso il Vietnam che intende riprendere a breve alcuni collegamenti, non hanno mai visto un accordo commerciale vero e proprio in quanto ogni nazione presa in considerazione ha registrato, negli ultimi mesi, un aumento di casi Covid-19.

Per il momento, solamente la Cambogia ha riaperto definitivamente le proprie frontiere ai turisti internazionali ma le restrizioni adottate per entrare nel Regno sembrano essere molto severe.

Continua a seguirci.

Fonte – The Jakarta Post

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