L’Asia e le restrizioni di viaggio

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Consigliviaggiasia.blog
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Un rapporto del Chiang Rai Times ha esaminato come le restrizioni sui voli hanno influenzato i viaggi nelle diverse regioni asiatiche.

Anche se molti paesi asiatici si stanno rialzando dalla devastante pandemia di COVID-19, la situazione dei voli internazionali rimane ancora bloccata.

La situazione dovrebbe cambiare.

Un possibile scenario positivo, che stiamo vedendo in questi ultimi giorni, è quello delle cosiddette “bolle di viaggio o corsie verdi” che i governi asiatici intendono adottare per ridar vita al turismo internazionale.

L’Asia e le restrizioni di viaggio
L’Asia e le restrizioni di viaggio

Thailandia

I voli internazionali sono vietati almeno fino alla fine di giugno anche se molti si aspettano che il divieto venga esteso oltre.

Il paese sta facendo delle eccezioni per quanto riguarda i voli di rimpatrio per i cittadini thailandesi che desiderano tornare a casa e per gli stranieri che sono in possesso di permessi di lavoro.

In entrambe i casi, le ambasciate thailandesi, richiedono molti documenti prima di concedere il permesso a rientrare.

Per quanto riguarda gli stranieri, è obbligatorio dimostrare di essere negativi al COVID-19.

Tutti, indistintamente, thailandesi o stranieri, all’arrivo dovranno trascorrere un periodo obbligatorio di 14 giorni in quarantena.

Per gli stranieri, la quarantena è a proprie spese.

La Thailandia sta prendendo in considerazione l’apertura ai turisti provenienti da paesi a basso rischio come Cina, Corea del Sud, Vietnam e Taiwan.

Ancora non è chiaro quando la Thailandia possa riaprire a questi paesi.

E’ altamente improbabile, per il momento, che la Thailandia riapra i propri confini a tutti quei paesi ritenuti ad alto rischio.

La chiusura include probabilmente la maggior parte dei paesi europei, sudamericani, Regno Unito e Stati Uniti.

Malesia

In questi giorni sono ricominciati i voli interni al paese ma resta in vigore il divieto di viaggiare all’estero.

Eccezioni vengono fatte per il rimpatrio dei malesi che comunque sia devono trascorrere un periodo di quarantena di 14 giorni presso le proprie abitazioni.

Singapore

Anche se i confini dello stato della città sono chiusi, è permesso ai passeggeri di transitare nel suo aeroporto.

Si pensa che Singapore stia considerando una “bolla di viaggio” con la Malesia e la Nuova Zelanda che vedrebbe riprendere i voli tra i tre paesi.

Singapore ha vissuto un’enorme ondata di casi all’inizio di aprile, soprattutto tra le persone che sono migrate per motivi di lavoro.

Indonesia

Frontiere ancora chiuse agli arrivi internazionali.

La regola non è valida per i cittadini indonesiani e per tutti coloro che hanno un permesso di soggiorno a lungo termine.

Quest’ultimi all’arrivo nel paese devono presentare un certificato medico COVID-19 valido e sottoporsi ad altro test in aeroporto.

I voli nazionali sono ripresi con restrizioni.

 Le compagnie aeree devono operare solo con il 70% della loro capacità.

Cina

Vietato l’ingresso alla maggior parte degli stranieri compresi quelli con permessi di residenza validi.

Sono state fatte eccezioni per alcuni dirigenti aziendali e persone qualificate.

Ai cittadini cinesi è stato permesso di rientrare.

Sono stati fatti accordi con la Corea del Sud e Singapore per consentire viaggi d’affari tra le tre nazioni.

Corea del Sud

Alcuni voli internazionali sono stati ripristinati.

Sudcoreani e stranieri al momento dell’arrivo devo restare per due settimane in quarantena.

Eccezioni vengono fatte per i diplomatici stranieri ai quali viene fatto un test COVID-19 all’arrivo.

India

Attualmente l’India è uno dei paesi più colpiti dal COVID-19.

I confini del paese rimangono sigillati

Il governo ha affermato che spera di poter riprendere i voli internazionali una volta che le restrizioni saranno allentate.

Ancora troppo presto per prendere tale decisione.

Vietnam

L’ingresso nel paese è concesso solamente ai cittadini vietnamiti e ai titolari di permesso di soggiorno.

Al momento dell’arrivo bisogna presentare un certificato COVID-19 negativo e essere favorevoli a un periodo di 14 giorni di quarantena.

Il governo vietnamita ha recentemente comunicato di voler quanto prima porre fine al divieto sui voli internazionali per tutti quei paesi che non hanno registrato nuovi casi del virus per più di 30 giorni.

Si prevede che verrà data priorità agli investitori e agli stranieri con specializzazioni, questo per consentire all’economia del paese di andare avanti.

Vietjet e Vietnam Airlines hanno annunciato orari indicativi per la ripresa dei voli internazionali.

Giappone

Il governo spera di allentare le restrizioni al più presto ed è in trattativa con alcuni paesi a basso rischio per la ripresa dei voli internazionali.

Il personale medico e tutti coloro che arrivano nel paese per motivi di lavoro, molto probabilmente, avranno la priorità.

Al momento dell’arrivo dovranno accettare un test COVID-19 e presentare il loro itinerario di viaggio.

Taiwan

Ai cittadini taiwanesi e ai titolari di permesso di lavoro è concesso l’ingresso ma, devono trascorrere 14 giorni di quarantena.

Il governo sta monitorando attentamente la situazione degli altri paesi e ha dichiarato che qualsiasi allentamento dei controlli alle frontiere deve essere fatto con grande cautela.

Taiwan è considerato uno dei paesi di maggior successo nella gestione dell’epidemia.

Bolle di viaggio, aiuteranno i paesi a far ripartire la macchina del turismo e di conseguenza l’economia?

Ci auguriamo di si.

Continua a seguirci.

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